Secondo l'agenzia di stampa AhlulBayt (AS) - Abna -, il Vaticano ha espresso scetticismo riguardo alle dichiarazioni delle autorità del regime sionista sull'attacco alla chiesa cattolica della Striscia di Gaza, che hanno affermato si trattasse di un "errore involontario", e ha chiesto una spiegazione ufficiale e completa al riguardo.
L'attacco a chiese e proprietà cristiane a Gaza rivela il tentativo del regime sionista di disgregare la società palestinese e di completare il progetto di sfollamento attraverso la guerra e la fame. Giovedì, i caccia del regime sionista hanno preso di mira direttamente la Chiesa della Sacra Famiglia nel centro di Gaza City, causando la morte e il ferimento di diverse persone, tra cui il parroco della chiesa, e provocando ingenti danni alla sua struttura.
A questo proposito, il Cardinale Pietro Parolin, un alto funzionario del Vaticano, ha dichiarato in un'intervista con l'emittente italiana "Rai": "Considerando i rapporti sulla morte di tre persone nell'attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City e il ferimento di altre nove, incluso il parroco italiano della chiesa, quanto accaduto richiede una spiegazione completa da parte di Israele."
Secondo l'agenzia di stampa palestinese "Maan", Parolin ha affermato: "Le reazioni e le dichiarazioni finora rilasciate da Israele non sono state sufficienti e non sono all'altezza dell'accaduto, ed è del tutto lecito dubitare che quanto accaduto sia stato solo un errore militare."
Prima di questa intervista, Papa Leone XIV, leader dei cattolici di tutto il mondo, e Benjamin Netanyahu, Primo Ministro del regime sionista, hanno avuto una conversazione telefonica sull'accaduto, i cui dettagli non sono stati ancora resi pubblici.
Il Vaticano ha sottolineato in un comunicato: "L'attacco ai luoghi di culto è una grave violazione del diritto internazionale umanitario, e chiediamo il rispetto dei luoghi di culto e la garanzia della protezione della vita dei civili in ogni circostanza."
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